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Il c.t. della Nazionale Under 21 Paolo Nicolato ha parlato in conferenza stampa in vista delle due amichevoli contro Serbia e Ucraina. 

La Nazionale Under 21 sarà impegnata venerdì 24 marzo contro la Serbia e lunedì 27 marzo contro l’Ucraina in due amichevoli di preparazione in vista dell’Europeo che si giocherà in estate. Due impegni importanti che permetteranno al commissario tecnico Paolo Nicolato di provare nuovi calciatori.

Paolo Nicolato Under 21

Paolo Nicolato (Foto Twitter Nazionale italiana)

E il c.t. degli Azzurrini ha parlato in conferenza stampa: «Avremmo voluto preparare meglio queste due partite ma anche in questo caso, come già accaduto durante la stagione, abbiamo molte assenze per infortunio. Dobbiamo però cercare di ottimizzare al meglio questa situazione, anche per provare ragazzi nuovi. Sarebbe stato più logico e opportuno provare una squadra che ci proiettasse verso l’Europeo, ma non dobbiamo spaventarci e sapere che avremo una squadra che si formerà all’ultimo. Ma magari da queste difficoltà possono nascere occasioni». 

Nazionale Under 21, le parole di Nicolato in conferenza stampa

Nicolato ha commentato anche la presenza in gruppo di tanti classe 2002 e 2003: «Dal punto di vista del futuro e del prossimo biennio non può che essere un buon segnale. La mia intenzione, per queste due partite, è quella di far giocare tutti, anche in virtù delle caratteristiche delle nazionali avversarie. La Serbia è una squadra molto giovane, e anche in funzione di questo farò delle scelte. Contro l’Ucraina, invece, proporremo una squadra più esperta. Anche questi saranno test contro avversarie forti: solo muovendoci nelle difficoltà possiamo capire i nostri punti forti e quelli deboli. Nelle precedenti amichevoli il ritmo si è alzato moltissimo, e in vista della fase finale dobbiamo farlo anche noi». 

Infine il c.t. ha speso parole d’elogio per Tommaso Baldanzi«È un calciatori di talento, cosa non scontata. Vede cose che altri non vedono: mi piace perché è dentro la partita, ha uno spirito combattivo, talento e qualità. Bisogna ovviamente vedere quando i livelli si alzano: non è detto che un giocatore buono per la Serie B o Serie A italiana sia buono per il livello internazionale. Ma per il campionato che sta giocando nell’Empoli merita di avere una chance». 

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