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Il giovane portiere della Nazionale Under 21 Marco Carnesecchi ha parlato degli inizi della sua carriera, dei suoi obiettivi e della sua esperienza con l’Italia. 

Marco Carnesecchi è il futuro dell’Italia nel ruolo di portiere. Il baby atalantino è il titolare della Nazionale Under 21, ma ora è fermo ai box a causa di un infortunio alla spalla che lo terrà fermo per 3-4 mesi.

Marco Carnesecchi

Marco Carnesecchi (Foto Instagram ufficiale Carnesecchi)

Il classe 2000 ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della FIGC in cui ha parlato degli inizi della sua carriera, ma anche della sua esperienza in azzurro: «Ho cominciato con i miei amici sul campo di fianco casa mia. Facevo il centrocampista, poi sono andato in porta e non ne sono più uscito. Ho fatto dei sacrifici, ma mi sono divertito un sacco. Poi è arrivata la chiamata dell’Atalanta e sono entrato nel vivaio nerazzurro». 

Sui suoi obiettivi per il futuro ha poi dichiarato: «Non ho tanti obiettivi futuri. Non ho molti limiti da impormi, ma voglio arrivare il più in alto possibile. Voglio restare senza rimpianti quando finirò di giocare».

Nazionale, Carnesecchi e la sua prima convocazione in azzurro

Carnesecchi ha parlato anche della sua esperienza con la Nazionale: «Giocare nelle nazionali giovanili è sempre stato un orgoglio, giocare i tornei internazionali con la maglia azzurra è stato molto emozionante, per me e per tutta la mia famiglia. La prima convocazione nell’Under 17 non mi ha fatto dormire per tre notti. Giocavo nella Primavera dell’Atalanta, porterò sempre con me quei momenti».

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