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Mettiamoci l’anima in pace: per rivedere l’Italia al Mondiale dovremo aspettare almeno il 2026, anno in cui sarà di scena la rassegna iridati ospitata da Stati Uniti, Canada e Messico. Un’altra lunga attesa, dopo quella di otto anni dall’ultima volta degli azzurri nel torneo calcistico più prestigioso. Ma quali sono le “ultime volte” Mondiali più curiose per la nostra Nazionale?

Italia, le ultime volte Mondiali

Italia, le “ultime volte” Mondiali

Il 24 giugno 2014 l’Italia affrontava l’Uruguay, nell’ultima sfida del Gruppo D di Brasile 2014. E che l’avrebbe mai detto che il morso di Suarez a Chiellini, scena madre dello 0-1 firmato dal colpo di testa di Godin col quale la Celeste eliminò gli azzurri, sarebbe rimasta l’ultima traccia italiana in un Mondiale almeno per i dodici anni successivi?

Nella formazione di Prandelli troviamo tre reduci scesi in campo, quasi otto anni dopo, nello spareggio con la Macedonia del Nord. Si tratta di Chiellini, Immobile e Verratti. A questi si aggiungono Insigne (in panchina contro l’Uruguay), Sirigu (secondo portiere azzurro in entrambe le occasioni) e De Sciglio, titolare in Brasile e a disposizione di Mancini a Palermo.

E proprio il terzino della Juventus resterà per almeno altri quattro anni l’ultimo azzurro ad aver toccato un pallone in una partita di un Mondiale. Per trovare l’ultimo gol segnato, invece, bisogna risalire addirittura alla gara di esordio in Brasile, quando Mario Balotelli decise il match inaugurale contro l’Inghilterra, illudendoci sulle potenzialità della spedizione azzurra.

Chi si ricorda il numero dieci di quella Nazionale? Se avete risposto Antonio Cassano, bravi: era proprio il talento di Bari vecchia a portare sulle spalle la maglia più simbolica del calcio. Cassano resta dunque l’ultimo “diez” azzurro ad un Mondiale, col suo ingresso in campo nel secondo tempo del match contro l’Uruguay.

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L’ultima rete in una partita della fase a eliminazione diretta, invece, appartiene a un’altra era geologica. Il nastro va riavvolto fino al magico 9 luglio 2006, quando Fabio Grosso fece cantare tutta Italia trasformando l’ultimo rigore nella finale contro la Francia. Ricordi ormai antichi, e che dovremo attendere almeno altri quattro anni per sperare di poterli rivivere.

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