Il c.t. della Nazionale Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa nel primo giorno di raduno dell’Italia in vista degli impegni contro Belgio e Francia in Nations League.
All’Italia basta un punto in due partite, tra Belgio e Francia, per poter strappare il pass per la fase finale di questa Nations League che fino a questo momento ha visto gli Azzurri in grande spolvero. Per Luciano Spalletti, però, che ha parlato in conferenza stampa nel primo giorno di ritiro, non bisogna dare nulla per scontato e non bisogna essere presuntuosi.
Nazionale, la conferenza stampa di Spalletti in vista di Belgio e Francia
«Ci manca un punto per la qualificazione, ma pensare di farlo facilmente nelle prossime due partite sarebbe sbagliato. Bisogna ragionare come abbiamo fatto finora, specialmente se andiamo a giocare contro due nazionali che sono davanti a noi nel ranking. Qualcuno potrebbe pensare che sia facile e farebbe bene allora a darsi malato perché le prossime due partite saranno difficilissime. Non dobbiamo andare in campo per fare un punto. Bisogna avere pensieri corretti, ma senza essere presuntuosi. La prima cosa da combattere è la presunzione, ma abbiamo un gruppo perfetto e non credo ci sia un rischio ‘presunzione’ perché sappiamo che tipo di calciatore e uomini ci sono qua».
Su Kean e Retegui
«Sono felice di vederli in testa alla classifica marcatori in Serie A. Kean è in una condizione fisica incredibile. Ha delle qualità evidenti e qualche piccola criticità che però ora nasconde. Se possono giocare insieme? Sì, perché Moise ha fatto anche la punta esterna, perché sa lanciarsi nello spazio e creare problemi con la sua velocità. Sa fare anche reparto da solo, mentre Retegui è più da area di rigore, da finalizzazione, da tiro in porta a spalle girate. È bravissimo nell’area di rigore. Kean ha segnato in tutti i modi e quei tre gol di ieri dicono che è completo. Quindi Retegui prima punta e Kean sotto punta. Moise ha avuto una crescita veloce che ha evidenziato le sue qualità. Manda un messaggio forte quando gioca e il movimento sul primo gol di ieri è stato importante, mentre sul terzo si è sbarazzato dell’avversario in un attimo».
Su Comuzzo
«Comuzzo ha questa qualità dell’attenzione: è attento e ha un fisico importante. L’ho abbracciato ed è una bella… cantonata. È pulito nell’impostare ed ha personalità nonostante la giovane età. Ci fa piacere avere ragazzi che si mettono in mostra. A noi non piacciano solo i numeri 9 e 10, ma piace chi ha talento. Anche i difensori che limitano gli attaccanti bravi hanno talento. Comuzzo come Vierchowod? Dobbiamo stare attenti a non far diventare presuntuosi questi ragazzi. Ha iniziato a giocare da poco. Nel nome gli assomiglia già: Pietro Comuzzo e Pietro Vierchowod. Gli auguro che gli assomigli anche in campo, ma intanto godiamoci le sue qualità».